Rofrano

Il comune di Rofrano è situato nella zona meridionale del Cilento, equidistante e in posizione centrale rispetto a altri comuni meno noti ma più grandi solo per popolazione, come Sala Consilina, Vallo della Lucania e Sapri. Rofrano, come altri comuni cilentani, rientra nel territorio del parco nazionale.
Il paese si trova lungo la SP18 proveniente da Laurito, che lo attraversa e poco prima di uscirne, si dirama proseguendo da un lato, innestandosi sulla SS18 per Alfano, Torre Orsaia, Policastro e Sapri, e dall'altro per Sanza e Sala Consilina che durante si innesta un ulteriore strada la quale attraversa tutta la Valle del Mingardo nel versante più alto e raggiungendo Laurino in uno scenario di naturale maestosità paesaggistica. Il Comune di Rofrano vanta le frazioni e contrade di seguito elencate in ordine di distanza: Tresanti (contrada periferica), Provitera, Molino Vecchio, Pozzillo/Borsito, San Menale (frazione), Tre Paoli, San Doro, Borgo Cerreto (frazione parzialmente nel comune di Torre Orsaia) ed una località disabitata conosciuta come Triglio.
Parte del territorio del villaggio di Pruno è compreso nel suo ambito comunale.
Fonte Wikipedia

Cenni storici sul comune di Rofrano
Il paese di Rofrano, la cui origine è datata nel periodo compresotra il IX e il X secolo,sviluppò il proprio abitato intornoal cenobio Basiliano intitolato a Santa Maria di Grottaferrata.

Per diversi secoli Rofrano è stato sottoposto alla giurisdizione dell’Abbazia Greca di Grottaferrata ma, nel Tardo Medioevo, il feudo veniva venduto dal cardinale Giuliano della Rovere ad un notabile napoletano tale Aniello Arcamone.

Dopo pochi anni il feudo di Rofrano venne confiscato dal Regno di Napoli ed il Re Ferrante, nel 1490, lo concedeva insieme ai feudi di Sanza ed Alfano al conte Giovanni Carafa di Policastro, ponendo fineal potere temporale dei Monaci Basiliani. A seguito di quanto avvenuto i monaci si videro costretti ad abbandonare il cenobio che divenne residenza del conte di Policastro. Il relativo Castello, ampliato su un maniero preesistente di origine Longobardo-Bizantina, è tuttora visibile.

L’abitato di Rofrano, nonostante lo sviluppo urbanistico, conserva, ancora intatto, l'originario assetto medievale con una rete di scale e vicoli racchiuse da mura di difesa e accessibile solo attraverso tre porte.